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Top 10 - Le tappe imperdibili

Arte, cultura, tesori UNESCO, testimonianze di epoche passate. Fra palazzi decadenti e vicoli labirintici si nasconde una città ricca di storia e di bellezza.

1. Palazzo Reale e Cappella Palatina

Il Palazzo Reale, anche detto Palazzo dei Normanni, è la più antica residenza reale d'Europa, la prima parte costruita risale alla dominazione araba nel IX secolo, è patrimonio dell'UNESCO ed è incluso nell'itinerario arabo-normanno. Esso è il monumento simbolo della ricchezza, del potere politico e della cultura del regno normanno. È oggi sede dell'Assemblea Regionale Siciliana.

Si deve a Ruggero II la costruzione di una magnifica cappella interna al palazzo, la Cappella Palatina, manifestazione artistica dell'incontro tra culture e religioni diverse.

"La più bella che esiste al mondo, il più stupendo gioiello religioso vagheggiato dal pensiero umano ed eseguito da mani d'artista" (Guy de Maupassant)

Per informazioni su costi e orari di visita al complesso: https://www.federicosecondo.org/costo-biglietto

2. La cattedrale

Si tratta del principale luogo di culto della città. È un'opera grandiosa dalla storia molto antica e complessa e fa parte del patrimonio arabo-normanno e dell'omonimo percorso che l'Unesco ha riconosciuto come patrimonio dell'umanità. Suggestivo è il prospetto meridionale (quello posto su via Vittorio Emanuele) con il bellissimo portico realizzato nel 1453, il quale rappresenta un capolavoro del gotico fiorito catalaneggiante.

Se non si ha troppo tempo a disposizione, vale la pena ammirarla solo all'esterno: un esotico intrico di cupole, torri e merlature, portali e portici, cupolette maiolicate, archi-ponti e una torre campanaria.

È possibile visitare anche i Tetti della Cattedrale , un tour che regala una vista dall'alto sui tetti di Palermo.

Per informazioni dettagliate sul sito, orari di visita e costi vi lascio il link di seguito: https://www.palermoviva.it/la-cattedrale

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3. I Quattro Canti

La piazza più nota, il baricentro del centro storico della città, è stata realizzata nel primo ventennio del XVII secolo. Sotto la dominazione spagnola, a seguito dell'apertura della via Maqueda nel 1600, si venne a creare l'incrocio con l'antico "decumano" della città, il Cassaro, oggi via Vittorio Emanuele, che portò alla suddivisione della stessa città in quattro parti detti "mandamenti": Mandamento del Capo o Monte di Pietà, Mandamento dell'Albergheria o Palazzo Reale, Mandamento della Kalsa o Tribunali e Mandamento della Loggia o Castellammare. A rappresentazione di questi ultimi, nella piazza circolare sono stati realizzati i Quattro Canti (cantoni, angoli), costruiti con profilo curvilineo secondo i canoni barocchi. Ciascun cantone ha in sovrapposizione i tre ordini: dorico, ionico e composito. Nell'ordine inferiore sono le statue delle "Stagioni", in quello medio le statue di quattro re spagnoli e nell'ordine superiore vi sono le statue delle sante protettrici di ogni mandamento.

Per informazioni dettagliate sul sito, orari di visita e costi vi lascio il link di seguito: https://www.palermoviva.it/la-cattedrale

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4. Piazza Pretoria

A ovest dei Quattro Canti, ad un livello sopraelevato rispetto al piano stradale, la via Maqueda delimita un'altra piazza molto importante per la città su cui si affaccia il Palazzo Pretorio, anche detto Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo. Insieme a via Maqueda e al Palazzo Pretorio, la piazza è descritta dalla chiesa di Santa Caterina d'Alessandria e da due palazzi baronali: Palazzo Bonocore e Palazzo Bordonaro.

Al centro della piazza si trova la Fontana Pretoria realizzata in marmo di Carrara a metà del 500 e acquistata dal senato palermitano nel 1573 per collocarla al centro della piazza. La fontana ha impianto ellittico con vasche concentriche, disposte su tre livelli; scale e statue si alternano secondo uno schema classico e simmetrico. Le quattro vasche del primo livello, con gruppi statuari di figure giacenti, rappresentano i fiumi palermitani: Oreto, Papireto, Gabriele e Maredolce; nella cancellata di recinzione sono riprodotti i volti del Genio di Palermo, Santa Rosalia e l'Aquila pretoria. Un ricco repertorio plastico di statue rappresentano divinità mitologiche, mostri, animali, delfini, arpie e sirene.

È popolarmente nota come la Fontana della Vergogna; il nomignolo nascerebbe dalla presenza del monastero di clausura dell'Ordine domenicano, le cui religiose, infastidite dalla gran profusione di parti intime esibite dalle statue, disposero atti vandalici col fine di sfregiarle.

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6. Casa Professa

La Chiesa del Gesù, meglio conosciuta con il nome di Casa Professa, costruita nel 1564 dai padri Gesuiti rappresenta, sicuramente, l'esempio più significativo dell'arte barocca a Palermo. L'interno, grandioso, è a croce latina con tre navate e profonde cappelle laterali intercomunicabili. La dimensione imponente e l'esuberante decorazione, che ricopre senza soluzione di continuità tutta la superficie, ne fanno un insieme di incredibile espressività barocca; infatti, l'interno della chiesa è uno dei più rappresentativi ed omogenei prodotti della decorazione detta "a marmi mischi".

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7. Mercato del Capo

Passeggiando lungo le strade di alcuni rioni di Palermo, si ha l'impressione di stare in un suk musulmano. Infatti, alcuni mercati sono stati realizzati durante la dominazione araba, ed ancora oggi, si possono notare l'aspetto, le consuetudini del vendere e del comprare, i colori, gli odori, l'usanza di sommergere strade e piazze con banchi, cesti, tendoni variopinti, tipico, appunto, dei tradizionali mercati nordafricani. I mercati di Palermo rappresentano il luogo ideale per un autentico tuffo nelle tradizioni più antiche del popolo palermitano.

Il mercato del Capo si è formato in epoca musulmana per ospitare gli schiavoni, ovvero pirati e commercianti di schiavi. Si estende lungo le vie Carini e Beati Paoli, la via di S. Agostino e la via Cappuccinelle. Uno degli ingressi principali è quello di Porta Carini, così chiamato per l'esistenza della settecentesca porta, riedificata riferendosi all'originale del quattrocento.

Tra la folla si confondono i venditori ambulanti che propongono ai passanti le specialità tipiche della cucina di strada palermitana: "sfincione e sfincionello", pane con la milza, pane con le panelle e le crocchè di patate etc…

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8. Teatro Massimo

Lungo lo sviluppo di via Maqueda, non lontano dallo storico Mercato del Capo, si trova il Teatro Massimo Vittorio Emanuele, meglio noto come Teatro Massimo. E' il più grande edificio teatrale lirico d'Italia e uno dei più grandi d'Europa, terzo per ordine di grandezza architettonica dopo l'Operà National di Parigi e il Wiener Staatsoper di Vienna. Ambienti di rappresentanza, sale, gallerie e scale monumentali circondano il teatro vero e proprio, formando un complesso architettonico di grandiose proporzioni.

L'autore di quest'opera grandiosa fu Giovan Battista Filippo Basile, che sviluppò un progetto per una superficie complessiva di mq 7.730. L'ingresso è caratterizzato da un colonnato esastilo su una monumentale gradinata; sulle sponde delle scale sono due opere in bronzo che rappresentano la Tragedia e la Lirica. La monumentalità dell'organismo architettonico fu assicurata dalla scelta dello stile classico "corinzio-italico".

Il teatro fu compiuto in più di vent'anni, dal 1875 al 1897.

«L' arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l'avvenire»

Per informazioni su orari e accessi: https://www.teatromassimo.it/visite-guidate 

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9. Chiesa di Santa Maria dello Spasimo

La Chiesa di Santa Maria dello Spasimo è una chiesa in stile tardo gotico: i lavori di costruzione iniziarono nel 1506 nell'antico quartiere della Kalsa, dai padri Olivetani, i quali scelsero il nome "Spasimo" in segno di devozione alla Madonna che soffre dinanzi al Cristo in Croce.

I lavori di costruzione della chiesa e del convento annesso proseguirono per molti anni, ma non vennero mai completati perché nel 1536, sotto la minaccia turca, fu disposto il potenziamento del sistema difensivo della città, e l'area a ridosso dello Spasimo fu scelta per la realizzazione di un baluardo difensivo. L'edificio si presenta con un impianto a tre navate separate da quattro slanciate archeggiature a sesto acuto e ampie cappelle laterali, riproponendo la concezione spaziale dell'architettura gotico-rinascimentale con alte volumetrie.

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10. San Giovanni degli Eremiti

L'area dove sorge la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti ha svolto sempre una funzione sacra. Si tratta di un magnifico esempio di edificio cristiano, costruito secondo modelli architettonici islamici. Il suo aspetto, creato con una successione di cubi sormontati da cupole, ha una forte valenza simbolica. Sia nell'arte fatimita che in quella bizantina, infatti il quadrato è il simbolo della terra mentre il cerchio è quello del cielo.  L'abbazia aveva un notevole prestigio a Palermo tanto che l'abate era il confessore del re e primo cappellano della Cappella Palatina. Nel corso del XVI secolo, la chiesa subì notevoli trasformazioni e fu inglobata in una nuova costruzione. Un intervento di restauro del 1880 ha demolito gli ampliamenti cinquecenteschi e ha riportato l'edificio all'aspetto originario. Della struttura dell'antico monastero benedettino è sopravvissuto solamente il chiostro. La sua costruzione risale probabilmente al XIII secolo con forma rettangolare e colonnine binate con archi a sesto acuto. La chiesa di San Giovanni degli Eremiti, con le sue cinque cupole rosa, è uno dei monumenti simbolo dell'itinerario Unesco: Palermo Arabo-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale.

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